domenica 1 aprile 2012

Chi sono?

Buongiorno meraviglie.
ElisaWriter è una piccola ragazza, quattordici anni appena, che vive in un mondo troppo grande e corrotto per lei. Lei ha dovuto cambiare quasi completamente il suo carattere per adattarsi a tutto questo schifo e rimanerne illesa almeno parzialmente. Era una ragazza strana, chiusa in se stessa, timida da morire, piangeva in continuazione, aveva paura di tutto e terribilmente sola. Arrivata alle scuole medie nel corso di due anni è cambiata radicalmente o così sembra alla gente che le sta intorno,forse, perchè non capiscono che la fragilità che la caratterizzava è rinchiusa in un angolo del suo cuore, incatenata insieme a tutte quelle insicurezze e paure.
Ora è una ragazza come le altre, che si fida di più delle persone nonostante ci mette sempre un po per aprire il suo cuore a qualcuno, ha sommariamente tanti amici e amiche intorno a lei, ora riesce a rispondere e zittire chi la tratta male e si fa rispettare. Lei non piange più, lei non riesce a piangere. Lei sopprime tutte le sue emozioni pur di apparire più forte, continuando a credere come una stupida che in questo modo soffrirà di meno. Solo che a un certo punto tutto quel dolore compresso arriverà al limite e la invaderà come una tempesta. Piangerà talmente tanto da avere gli occhi rossi e gonfi per giorni, le verrà voglia di urlare così forte da poi non avere più fiato in gola. Indossa ogni giorno una maschera che ormai è diventata parte di lei.
Un paio di giorni fa una compagna di classe le ha detto "Sei cambiata.. prima avevi quella stranezza che ti rendeva unica, diversa da tutte le altre" lei ha risposto "Forse ero semplicemente stanca di essere sola".

Uno, nessuno e centomila.
Penso che Pirandello era un genio, anche solo per aver sviluppato questo concetto. 
"Il titolo del romanzo è un'ottima chiave di lettura per comprenderlo fino in fondo, infatti quella di Vitangelo Moscarda è la storia di una consapevolezza che si va man mano formando: la consapevolezza che l'uomo non è Uno, e che la realtà non è oggettiva. Il protagonista passa dal considerarsi unico per tutti (Uno, appunto) a concepire che egli è un nulla (Nessuno), attraverso la presa di coscienza dei diversi se stesso che via via diventa nel suo rapporto con gli altri (Centomila). In questo modo la realtà perde la sua oggettività e si sgretola nell'infinito vortice del relativismo. Nel suo tentativo di distruggere i centomila estranei che vivono negli altri, le centomila concezioni che gli altri hanno di lui, viene preso per pazzo dalla gente, che non vuole accettare che il mondo sia diverso da come lo immagina. Vitangelo Moscarda è il "forestiere della vita", colui che ha capito che le persone sono "schiave" degli altri e di se stesse. Egli vede gli altri vivere in questa trappola, ma neanche lui ne è completamente libero: il fatto che la gente l'abbia preso per pazzo è la dimostrazione che non è possibile distruggere le centomila immagini, a lui estranee, che gli altri hanno di lui. È possibile solo farle impazzire."

Pace and love. 

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